Musicoterapia
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Ascoltare musica è un ottimo antidolorifico
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Le note, per merito dei loro effetti sul cervello, possono essere un ottimo antidolorifico come hanno sottolineato gli esperti della Società di Anestesia e Analgesia (siaarti.it): «La musica percepita come rilassante o piacevole, attiva il sistema nervoso parasimpatico e modifica l’attività di alcune zone cerebrali» spiega Francesco Burrai dell’università di Bologna. «Ciò riduce la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, e di altre molecole con effetti simili all’adrenalina, mentre aumenta la sintesi di ossitocina (definita “ormone dell’amore”, ndr) che aumenterebbe l’effetto analgesico.Ascoltare musica rilassante diminuirebbe le molecole pro-infiammatorie e potenzierebbe i segnali anti-infiammatori, migliorando la capacità di reazione del sistema immunitario». Il risultato è un effetto analgesico dimostrato: le note, per esempio, leniscono il dolore dopo un intervento chirurgico e permettono di tagliare i dosaggi di antidolorifici oppioidi e non. «La musica è usata per la gestione del dolore in bambini e anziani, nelle terapie intensive e nelle cure palliative, in chirurgia e in oncologia; in ambulatorio viene impiegata per ridurre i disagi del paziente prima di esami come biopsie ed endoscopie. I medici del 118 la ascoltano per allentare la tensione durante il lavoro, perché oltre a far stare meglio i malati favorisce concentrazione e memoria».